Mi si chiede perché non pubblico più nulla, e la risposta è semplice:
non produco più nulla e nemmeno ci sto provando. Mi sento in crisi e le
vicende del mondo non mi aiutano di certo a superare questo sentimento
di tristezza e di impotenza. Vivo in un paese bello e corrotto, in una
città bella e corrotta. Ma soprattutto percepisco incoscienza e follia
intorno a me.
In queste condizioni dalla mia testa, dal mio cuore e
dalle mie mani non esce più la girandola di luce-colore con la quale
cercavo di esprimere, in un recente passato un sentimento forte, libero e
gioioso della natura, del mare e del cosmo; nei miei ultimi lavori c'è pessimismo, senso di costrizione, la mia "Colomba imprigionata" si dibatte irretita in un spazio angusto, non riesce a volare ma solo a perdere le piume. Forse mi rituffo nella manualità e nella concretezza della ceramica: si maneggia l'argilla che è un materiale naturale, ci s'imbratta le mani, ci si sporca il camice e dopo esiste un oggetto che prima non c'era.