Visualizzazioni totali

mercoledì 15 giugno 2016

Il girotondo notturno delle foglie bambine

Mi piace rappresentare la vegetazione, reale o di mia fantasia, e tratto gli elementi vegetali come se fossero persone, per quel rispetto che si deve alla natura per la sua bellezza e perchè della natura noi stessi siamo parte. In questo caso si tratta di umilissime foglioline in danza giocosa come bambine. Preferisco inserire la vegetazione nell'acqua o su uno sfondo nero che rappresenta la notte, perchè mi sembra che nella notte le piante vivano una vita più segreta ma più vera, come se il buio, il silenzio ed il freddo notturno regalassero loro colori più vividi e un fremito di sensibilità umana: da oggetti ornamentali, come noi le consideriamo nel quotidiano, diventano soggetti sensitivi e regine della notte.
Cfr. Inverno I e Inverno II e altri lavori.

lunedì 16 maggio 2016

Acquatica

Ho trasformato alcuni disegni mai publicati prima e fatti con un vecchio programma che io definisco molto 'artigianale', sviluppandoli con un programma più moderno; da lievi scenette  realistiche sono diventati visioni decisamente irrazionali. Ho ottenuto questo effetto sfalsando rapporti proporzionali e prospettiva. Sono fantasie acquatiche in cui il mare si integra  con figure femminili e con elementi architettonici: le vesti e i capelli si sciolgono e si decompongono; l'acqua entra e invade, ma pacificamente, terrazze e ponti di nave, e il tutto assume la qualità liquida dell'acqua (e la mia prediletta forma ovale che tutto avvolge e tutto rimescola).

Acquatica


Cinema popolare!

Cinema popolare! Il cinema di mamma e papà ( e dei nonni ).
E' la prima volta che incollo fotografie a un'immagine che ho prodotto con la mia consueta tecnica digitale.
Ho immaginato la cinepresa come un quadrato verde e giallo che fa sgorgare una cascata di luci coloratissime, che sono le mille storie e le mille immagini che il cinema ci regala da più di un secolo, ed è cinema popolare: Totò e Peppino e Via col vento, il bell'Alain e James Bond e le gambe di donna Sophia.
A mio padre piaceva il cinema e, quindi, anch'io ci sono andata molto fin da piccolissima. Credo che ciò abbia favorito lo sviluppo della mia sensibilità visiva. Devo ringraziarlo.