Ho trasformato alcuni disegni mai publicati prima e fatti con un vecchio programma che io definisco molto 'artigianale', sviluppandoli con un programma più moderno; da lievi scenette realistiche sono diventati visioni decisamente irrazionali. Ho ottenuto questo effetto sfalsando rapporti proporzionali e prospettiva. Sono fantasie acquatiche in cui il mare si integra con figure femminili e con elementi architettonici: le vesti e i capelli si sciolgono e si decompongono; l'acqua entra e invade, ma pacificamente, terrazze e ponti di nave, e il tutto assume la qualità liquida dell'acqua (e la mia prediletta forma ovale che tutto avvolge e tutto rimescola).
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